Caro Riccardo,
oggi le parole faticano a uscire, perché strozzate in gola dalle lacrime e dal dolore.
Ma alcune parole sono necessarie. Forse perché possono provare a contenere questo dolore e a dargli una qualche forma. Forse perché ora è tanto forte il rimpianto di tutte le parole che non ci si è detti ogni giorno in cui ci si è incontrati al lavoro, nei momenti di pausa prendendo insieme un caffè o fumando una sigaretta fuori della cooperativa.
È difficile accogliere l’idea che tu non ci sia più. Che quando torneremo a lavorare non ti troveremo più davanti al pc, e, affacciandoci nel tuo ufficio, non incroceremo il tuo saluto delicato, il tuo sorriso sincero.
È difficile accogliere questa realtà, ma ci piace pensare che le persone che come te se ne vanno troppo presto, in fondo non se ne vanno mai del tutto, perché lasciano dei semi preziosi in coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerle.
E sono tante le cose che tu ci hai donato.
La gentilezza con cui ti mettevi in rapporto con gli altri. La mitezza del tuo carattere, che faceva sì che tu non sentissi mai il bisogno di alzare la voce. La disponibilità che avevi nel rispondere alle richieste di ognuno. La delicatezza e la sensibilità con cui affrontavi le cose. La serietà e la correttezza con cui ti calavi nel lavoro.
Grazie per tutti questi semi. Li custodiremo nel profondo e cercheremo di farli germogliare nelle nostre vite e nel lavoro di tutti i giorni.
Ciao Riccardo, ci mancherai tanto.