Per la prima volta sento davvero un Natale di rinascita. In questa comunità si sente il calore, l’aiuto degli operatori che con tanto amore, professionalità e pazienza ti insegnano a camminare lungo una strada nuova, senza sostanze, in pratica una rinascita come quella del prossimo Natale.
Stare in comunità Rajo significa non volere più andare via. Come arrivi ti senti abbracciato da grandi mani colme d’amore, rispetto e collaborazione. I nostri collaboratori ci seguono passo passo verso una nuova vita. Sì, la strada è dura ma non ci lasciano mai soli. Poi facciamo dei bellissimi lavori come la raccolta delle olive, faticose sì, ma la soddisfazione di vedere concluso il lavoro con dell’ottimo olio è veramente bella. Poi gli addobbi di Natale, belli e significativi, come il grande presepe curato nei piccoli particolari.
E.
Questi sono dei pensieri che ha scritto E. sul Natale in comunità. Si è data molto da fare con gli addobbi quest’anno, in particolare ha messo tanta cura nel grande presepe che per la prima volta abbiamo fatto quest’anno. Ci teneva che si respirasse un clima natalizio e che ci fossero tante lucine. Ha parlato di amore e di non voler andare più via. Normalmente da educatore le avrei ricordato di non confondere i piani, che la comunità non è un posto in cui circola amore e che se non hanno voglia di andare via c’è qualcosa che non va. Per fortuna a lei la voglia di andare via non manca e quanto all’amore, se ha voluto chiamare così il trasporto e la passione che ci mettiamo nel nostro lavoro, se quel qualcosa in più che anima e supporta la nostra professionalità in qualche modo arriva e oggi lei lo vuole chiamare così, io me lo tengo. Per oggi me lo tengo, lavoreremo poi sulle distinzioni.
Personalmente il pretesto che preferisco per raccogliermi con la mia famiglia è la radice laica di questa ricorrenza che cade in questi giorni per molte religioni, il pretesto che unisce tutti senza distinzioni: il sole nuovo, le giornate che tornano ad allungarsi, l’attesa della luce e del calore che risveglia la natura, la fa rinascere. Ed E. parla di rinascita. In questi giorni, parlando con lo psichiatra del SerD di Narni, è venuto fuori il tema dell’importanza della consapevolezza di poter scegliere, e della gioia di scegliere. Il mio augurio per i nostri ospiti, per i colleghi e per chi ci legge è quella di non perdere mai questa gioia, di darsi sempre questa possibilità di rinascita.
Buon Natale
Antonio